Messa di Settima o di Riuscita
La "messa di settima" si chiama anche "messa di riuscita" a causa di un'antica tradizione legata al lutto.
Un tempo, dopo la morte di un familiare, era usanza per i parenti stretti, specialmente le donne, non uscire di casa per un'intera settimana in segno di lutto profondo. La celebrazione della messa al settimo giorno dalla scomparsa segnava la fine di questo periodo di isolamento.
Partecipare a questa messa rappresentava quindi la "riuscita", ovvero il momento in cui i familiari tornavano a uscire di casa e riprendevano gradualmente il loro posto nella vita sociale e nella quotidianità.
Era un primo passo verso l'elaborazione del lutto e il ritorno alla normalità.
Ecco le ragioni principali dietro questa tradizione:
Il ruolo della donna come custode del focolare:
In molte culture tradizionali, la donna era vista come la responsabile della casa e della famiglia. Il suo lutto era percepito come un'espressione intima e privata, da viversi all'interno delle mura domestiche. Uscire di casa in un momento di dolore così intenso avrebbe potuto essere considerato poco dignitoso o inappropriato.
L'espressione del dolore:
Storicamente, il ruolo delle donne nel lutto era spesso quello di "piangitrici rituali". Erano loro che esprimevano apertamente e in modo più visibile il dolore per la perdita. Questa manifestazione di sofferenza avveniva principalmente in casa, durante la veglia funebre, e richiedeva un periodo di ritiro sociale per essere vissuta appieno.
Protezione e tutela:
In una società patriarcale, le donne erano considerate più vulnerabili e meno indipendenti. L'obbligo di rimanere in casa poteva essere visto, da un punto di vista maschile, come una forma di "protezione" dalla sofferenza del mondo esterno, in un momento di fragilità emotiva.
Ruoli sociali ben definiti:
I ruoli di genere erano molto rigidi. Mentre gli uomini, spesso i capifamiglia, dovevano occuparsi delle questioni pratiche e legali legate alla morte, come la gestione dell'eredità o l'organizzazione del funerale (seppur con un lutto meno "pubblico"), le donne si occupavano del dolore e della memoria, rimanendo in un ambito più domestico e privato.
Quindi, questa tradizione è un chiaro esempio di come il patriarcato definisse i ruoli sociali e le espressioni del lutto in base al genere, relegando la donna alla sfera domestica anche in un momento così delicato. La "messa di riuscita" diventava per le donne un vero e proprio rito di "rientro" nella società, che sanciva la fine del loro periodo di isolamento forzato.